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      L'origine della vita non può essere dimostrata nè con esperimenti di laboratorio, nè con ricorso ad intervento soprannaturale; soltanto può emettersi qualche ipotesi razionale che sia possibilmente in relazione con i fatti esistenti, cioè con le manifestazioni varie della vita nelle forme e nelle funzioni biologiche e con i varî tempi in cui apparve in forme definite. Certamente non può cominciarsi da ciò che deriva da sostanze organiche per ricercarne l'origine, come si è creduto di fare, quando si parlava di generazione spontanea, che Redi prima, Spallanzani in seguito, Pasteur infine, confutarono con esperimenti che non possono valere per il problema dell'origine della vita; perchè le condizioni di quegli esperimenti erano negative, e non possono avere valore per ciò che come condizione dev'essere positivo. La famosa frase omne vivum e vivo, dunque, qui non c'entra affatto.
      Chiamasi abiogenesi la ipotesi, secondo la quale si vuole fare derivare la sostanza vivente dalla non vivente per evoluzione. Ma il contrasto di opinioni non è piccolo e gli oppositori non sono pochi; l'opposizione maggiore viene da coloro che vorrebbero far giungere i germi vitali sulla terra dal di fuori. In modo più o meno vario Richter, Cohn, Thomson, Arrhenius ed altri, fanno venire questi germi dagli spazî interplanetari. Ma con questa ipotesi, più o meno elaborata e varia nelle forme, non è risoluto il problema, è soltanto spostato, cioè che invece di far nascere sul nostro pianeta la vita, si fa nascere altrove e con tutte le difficoltà che questo spostamento apporta seco: rimane ancora il quesito: come?


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





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