Dovremmo ritrovare ancor più indietro i progenitori, come aspettano e desiderano di scoprire gli evoluzionisti? Io credo che non li troveranno mai; se ancora saranno scoperti nuovi documenti di vita animale nelle arcaicissime formazioni, troveremo sempre forme completamente definite, come sempre si sono avute, cioè a dire atte a vivere, nutrirsi e riprodursi, come quelle forme finora scoperte nei più arcaici strati terrestri.
Vero è, però, che si afferma l'assenza dei progenitori esser dovuta al fatto della mancata conservazione fossile; ma fatti bene constatati mostrano che animali fragili senza alcuna difesa di gusci silicei o calcari hanno lasciato ricordi nel precambriano e nel cambriano. Tali sono i vermi e le meduse, principalmente, cui si possono aggiungere le oloturie. Anche l'ipotesi che nei mari, secondo Daly, fino al precambriano più recente, mancasse la quantità di calcare e di magnesia necessaria a costituire le parti dure degli animali, non ha consistenza, quando ricordiamo la presenza delle alghe e delle tracce dei vermi in sedimenti calcari nel precambriano, come già abbiam veduto. Quindi le supposizioni a spiegare l'assenza di progenitori non hanno valore alcuno.
Il problema è grave e non presenta che una sola soluzione, che io propongo: tutte le forme animali hanno origine diretta dalla sostanza vivente, composta per sintesi chimica nei mari.
Già precedentemente io avevo detto, come nei mari che contengono un numero infinito di materie inorganiche in soluzione, possa per evoluzione formarsi la sostanza vivente, la quale deve essere in uno stato colloidale e amorfa d'origine, distribuita in piccole masse con caratteri di protoplasma.
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Daly
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