Se è sostanza viva protoplasmatica deve anche evolversi e costituirsi in forme cellulari con nuclei definiti. Ma certamente prima di avere nuclei definiti, le piccole masse avranno cominciato a segregare una sostanza, da principio sparsa nella stessa sostanza protoplasmatica, infine riunita in un nucleo centrale. Di simile stato della sostanza nucleare sparsa abbiamo anche oggi qualche esempio nelle cianoficee viventi. Ora un organismo vivo, e tale è la cellula, deve nutrirsi e riprodursi, perchè queste due funzioni vitali sono la necessità della vita; quindi dev'esservi eccitabilità e movimento, cioè: vita, come realmente la conosciamo.
Se la sostanza viva amorfa è divenuta già organica nella sua forma più semplice e per evoluzione, nulla si oppone alla moltiplicazione di ciascuna cellula, come suole avvenire, anche ora, nella riproduzione animale. La riproduzione avviene, nel modo più semplice, con la scissione cellulare; ma avviene anche, come rivela l'embriologia dei metazoi, la moltiplicazione cellulare senza una separazione, e così da costituire un organismo complesso, e quindi varî organi che servono alle funzioni vitali. Continuando l'evoluzione di questi organismi rudimentari non ancora definiti nelle forme, si ha la formazione lenta, lentissima, di esseri viventi di vario tipo e indipendenti l'uno dall'altro. A concepire la diversità delle formazioni tipiche animali basterebbe comprendere che la sostanza protoplasmatica può essere varia nella sua composizione, i luoghi dove avviene l'evoluzione sono differenti per molti motivi, per temperatura, per nutrizione, per composizione delle acque marine e per altre causalità che rimangono per il biologo indeterminate ed oscure.
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