Lo stato larvale è uno stato di fatto nelle forme attuali, ma ora è relativamente breve, come breve e lo sviluppo embrionale: ed è naturale che deve esser così per economia della natura nel riprodurre le forme che sono state create con tanta lentezza. Lo stato larvale quindi è una forma abbreviata, della quale noi non possiamo conoscere tutte le fasi, come ignoriamo quella della embriogenia formativa. La riproduzione si presenta, allora, a nostro parere, come una ripetizione estremamente abbreviata della produzione originaria delle forme viventi.
Se i varî tipi animali quali noi vediamo sorgere improvvisamente nel cambriano, appariscono contemporanei, è naturale il pensare che la loro origine è indipendente, e nessuno di loro è progenitore degli altri; la teoria di Haeckel che tutte quelle forme sarebbero derivate dal tipo vermi (Vermalia), non ha nessun fondamento, e perchè i vermi, generalmente platelminti, sono contemporanei con molluschi, crostacei e altri, e perchè è assurdo il pensare che una forma di vermi potesse trasformarsi in tante forme così differenti come gli echinodermi e i crostacei e i molluschi e così via. Tanto più improbabile apparisce una trasformazione da un tipo definito ad altro, in quanto che si dovrebbe ammettere la perdita di tutti i caratteri che si trovano nel tipo verme, e la creazione di altri differenti che costituiscono altri tipi non vermi. Benchè questa teoria sia prevalsa, e prevale, non è accettabile per la sua assurdità e per il fatto incontestabile offerto dalla paleontologia, cioè della comparsa improvvisa e simultanea di tutte le forme, compresi i vermi.
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Haeckel Vermalia
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