E qui, ora, una nuova idea sorge dai fatti esposti: la continuità della vita nella produzione di nuove forme.
Se le forme dei viventi derivano direttamente dalla sostanza vivente, e se esse appariscono in varî e successivi tempi, è naturale il supporre che la loro creazione derivi da una continua produttività, e non per una sola volta, come già si è ammesso. Già noi abbiamo mostrato che gli esseri viventi non potranno avere origine che in condizioni favorevoli alla loro esistenza, condizioni che devono essere naturalmente simili a quelle del tempo presente. Se nel precambriano appariscono i primi esseri viventi, ciò è avvenuto, perchè esistevano le condizioni favorevoli di vita; e poichè da quell'epoca in poi, malgrado le oscillazioni climatiche e i mutamenti continentali e le trasgressioni marine, le condizioni si mantennero sempre favorevoli, è naturale il pensare che la vita continuasse a formarsi nelle sue varietà organiche, le quali allora soltanto apparivano, come già abbiamo ammesso, quando erano definitamente compiute.
Però sono da segnalare fatti che sembrerebbero incomprensibili, ma non lo sono. La vita nel cambriano si manifestò con forme varie e numerose, nel precambriano con poche e poco numerose; queste erano, direi, i precursori, perchè mentre avveniva la grande produzione, vi erano formazioni precoci, e queste apparvero prima, anteriormente alla grande massa che seguiva dopo. Così sempre pare sia avvenuto, e basterebbe confrontare le poche specie o i pochi individui di tipi nel cambriano, con le numerose specie che in seguito s'incontrano e degli stessi tipi, per convincersi.
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