Così è per i pesci: apparsi nell'ordoviciano due caratteristici tipi, ebbero questi il loro sviluppo nel devoniano e nelle epoche successive. Diremo che il fenomeno è identico per gli anfibi; una prima forma nota soltanto per un'impronta di piede, il Thinopus antiquus, trovata nel devoniano superiore, è il preannunzio di nuove apparizioni e di nuove creazioni; gli anfibi, difatti, fecero la loro comparsa nel carbonifero superiore e nel tempo medesimo che i rettili già si manifestavano. Ciò suppone necessariamente quanto abbiamo fin da principio sostenuto, una embriogenia formativa che si svolge in milioni d'anni per ciascun tipo animale. Qui ripetiamo, che alcuni tipi sono precoci, appariscono, prima, e in seguito, insieme con la gran massa di quelli che si sono maturati più lentamente. Disgraziatamente le opere di paleontologia non sono compilate, come credo sarebbe utile, così da mostrare, secondo i periodi geologici, la fauna appartenente a questi, vale a dire la successione; però, è vero che qualche volta è riassunta, ma imperfettamente.
Intorno ai pesci non si può mettere dubbio la loro origine marina; è vero che se ne sono trovati in depositi lacustri e fluviali, ma non v'è nessuna difficoltà a spiegare ciò per mezzo di mutamenti terrestri e di adattamenti degli abitanti marini alle acque dolci e salmastre. Ma il nuovo fenomeno è l'apparizione degli anfibi e dei rettili, su la cui origine poco si sa malgrado le teorie, una delle quali è la derivazione da ganoidi. Ora la costituzione morfologica di queste due classi è differente da quella dei pesci, malgrado alcune somiglianze, come ancora le loro funzioni fisiologiche mostrano una nuova direzione della vita animale.
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Thinopus
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