Anche oggi vi sono pesci, come i salmoni, che hanno vita marina e fluviatile e restano, come sono stati sempre, pesci immutati. Anfibi e rettili sono, secondo il nostro avviso, nuove creazioni dirette della sostanza vivente, mentre i biologi evoluzionisti e che ammettono le trasformazioni dei tipi, sono sempre alla ricerca dei progenitori loro che non ritrovano, perchè veramente non esistono.
Infine non ho bisogno di ripetere qui quanto ho detto sull'origine indipendente dei varî tipi e sul poligenismo di ciascun tipo di questi vertebrati, pesci, anfibi, rettili, dimostrato in modo evidente dalla contemporaneità dell'apparizione delle forme e dei loro rami, come dallo svolgimento proprio di ciascun ramo; la brevità cui sono costretto in questa delineazione generale, mi deve impedire di farne una dimostrazione convincente(6). Ma le difficoltà maggiori per l'evoluzionista che abbia accettato il monogenismo col monismo Haeckeliano, s'incontrano nell'origine dei mammiferi, per la quale i migliori biologi hanno lavorato a dimostrare la trasformazione dei rettili, alcuni anche degli anfibi, in mammiferi. Ma prima di parlare di questa classe bisogna dire qualche parola sull'origine degli uccelli, che gli evoluzionisti fanno discendere dai rettili, come una loro trasformazione, e principalmente dai Dinosauri.
Uno degli ultimi che ha scritto su ciò, è Osborn, un eminente paleontologo americano; egli crede che verso la fine del permiano o al principio del triassico un piccolo rettile, di abito in parte bipede, appartenente ai remoti progenitori di Dinosauri, passava dal modo di vita terrestre a terrestre-arborea, probabilmente per salvezza.
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