Così dev'essere avvenuto che gli uccelli sviluppassero le ali e i mammiferi facessero vita arborea. L'evoluzione posteriore di queste classi animali e la restaurazione continentale di terraferma apportarono nuovi adattamenti alla vita quale apparve nell'epoca terziaria. Che i mammiferi primitivi fossero arborei come molti dei susseguenti, si potrebbe arguire dal fatto che ancora esistono molti gruppi animali che fanno vita arborea e terrestre, i Primati ne sono uno degli esempi; altri anche mostrano di vivere in condizione acquatica e terrestre, come l'ippopotamo; altri sono divenuti completamente acquatici, come sono i Cetacei.
Come tutti gli altri tipi animali, anche questi rappresentati dalle due grandi classi hanno avuto origine poligenica, come è constatato dall'improvvisa apparizione di molti tipi simultanei nei varî periodi terziari e formanti gruppi di specie, e nel medesimo modo che abbiamo già esposto per gl'invertebrati del cambriano e per gli stessi processi di formazione.
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Il risultato generale dell'interpretazione da noi data al modo di manifestarsi della vita animale, come è presentato dai documenti paleontologici, è che le forme varie animali, costituenti tipi e sottotipi, sono d'origine indipendente le une dalle altre, e sono una creazione diretta della sostanza vivente per evoluzione della medesima, con processi simili a quelli noti nello sviluppo embrionale, con una differenza sostanziale, che lo sviluppo primigenio formativo è una continua e lenta formazione dei caratteri, che si compongono a costituire un determinato tipo, e che rimangono immutati nel tipo stesso; mentre nello sviluppo embrionale delle cellule germinali avviene una vera evoluzione per le tendenze acquisite ereditariamente nell'animale trasmesse alle cellule germinali: una specificazione fissa, cioè, per la quale nessun'altra forma si possa evolvere se non quella del tipo da cui il germe deriva.
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Primati Cetacei
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