Questi esempi credo bastino per dimostrare l'inconsistenza di una tale evoluzione vegetale, che non ha basi reali.
Il Dottor Church ammette per le piante l'origine marina, e in ciò noi siamo pienamente d'accordo con lui, e già affermammo che dal mare ebbero origine gli animali; per le stesse ragioni addotte per la vita animale noi crediamo che soltanto nel mare possono essere avvenuti quei fenomeni che trasformano la sostanza non vivente in vivente; la flora terrestre, come la fauna terrestre, è un fatto posteriore.
Il Church, polemizzando, scrive che coloro i quali non conoscono la flora marina, possono asserire l'origine terrestre di tutte le piante. I suoi argomenti sono piuttosto fisiologici e si riferiscono al modo di riproduzione principalmente. Le Alghe marine che ora si conoscono e di cui alcune sono gigantesche, Feoficee, Rodoficee e anche Cloroficee, sarebbero rimaste immutate nell'abitato marino, quelle terrestri o acquatiche o in terreno arido, o che discendono da quelle, sarebbero in gran parte degenerate per effetto della diminuita quantità di sodio nella nutrizione che scarsamente trovano nei continenti. Vi sarebbe quindi una flora marina che è col nome di Thalassiophyta, la quale si è trasportata in terra ed è divenuta aerea e ciò sotto l'influenza dell'aria, dalla quale ora dipende, come della luce solare, oltre che della terra cui è aderente con le radici.
La trasmigrazione dal mare in terra sarebbe avvenuta per l'elevazione dei continenti dai fondi marini; le piante che hanno potuto adattarsi al nuovo abitato principalmente per il metodo di nutrizione, hanno sopravvissuto, ma hanno subìto modificazioni profonde o meno secondo i casi, così in parte sarebbe avvenuto per il modo di riproduzione e di propagazione.
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