Per questo motivo è da ricercare l'origine delle forme nel tempo di loro apparizione, e questa ci può dare la paleontologia delle piante insieme con i dati geologici.
Ora per le piante noi siamo davanti a fatti identici a quelli constatati per gli animali di ogni tipo e di ogni grado di organizzazione, cioè a dire si ha l'improvvisa apparizione di famiglie vegetali senza precursori o, come si voglia dire, progenitori. Il volere fare ascendere le Alghe a Briofite e queste a Pteridofite e successivamente a Ginnosperme, è una teoria insostenibile, e perchè le apparizioni dei gruppi di piante spesso coincidono con quelli che si considerano come progenitori, e per la persistenza tipica dei gruppi sin dalla loro apparizione, sia che ancora vivano, sia che la loro estinzione li abbia eliminati dalla flora vivente. Le Briofite, cui si attribuisce grande importanza e si collocano con Pteridofite in unica categoria, come archegoniate, da quanto ci rivela la paleontologia botanica, sono relativamente recenti, posteriori a felci e ad altre piante del tipo. Nè vale il dire che le più antiche vestigia siano andate perdute, perchè non conservate; se alcune Alghe ci hanno lasciato tracce fin dal precambriano, potevano Muschi ed Epatiche lasciare ricordi, anche imperfetti; ora quelli che si hanno, sono tardivi. Non soltanto questo è constatato, ma anche quei pochi ricordi tardivi che si riferiscono ad Epatiche, col nome di Marchantites, mostrano di appartenere invariabilmente al tipo vivente, cioè a dire non hanno subìto trasformazione alcuna in altro tipo superiore.
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