Anche coloro che ammettono essere le Briofite il legame fra le Alghe verdi e le più alte piante vascolari, sono costretti a confessare che la posizione filogenetica di queste piante è stata determinata dalle forme esistenti, e che si dovrebbe inferire la loro origine nei primi tempi geologici, ma che nessun avanzo riconoscibile si ha prima del tardivo mesozoico e soltanto nel terziario si hanno forme definite. Scott, uno dei più insigni paleobotanici, scrive che, se le Briofite esistevano nel paleozoico, non ebbero una parte importante nella flora; e i ricordi fossili, nell'insieme, non danno nessun sostegno all'idea spesso sostenuta teoricamente, che le piante vascolari debbano la loro origine ad un progenitore briofitico. Qualche tempo addietro Tansley aveva scritto «che l'enorme lacuna nel regno vegetale al presente è indubbiamente quella che separa le Pteridofite dalle piante che definitivamente stanno al disotto di esse in organizzazione, e quando noi tentiamo di fare un passo indietro alle Felci sprofondiamo nell'abisso».
Le piante, come gli animali, hanno fra loro elementi comuni morfologici, perchè tutte devono obbedire alle leggi comuni biologiche, nutrizione, riproduzione, relazioni esterne con l'ambiente; si potrebbe dire esservi un piano comune a tutte le forme vegetali di qualunque grado, e quindi si producono strutture adatte a questo piano, le quali sono varie, complicate secondo i tipi vegetali e le relazioni esterne cui essi debbono adattarsi. Quando le forme hanno raggiunto l'organizzazione che serve ai fini biologici, si fissano i tipi, che rimangono invariati sotto qualsiasi condizione cadano, e non mutano così da diventare tipi differenti, cioè non si trasformano, ma possono variare in alcuni caratteri che non alterano la forma tipica originaria, come i fatti dimostrano ad evidenza.
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