Le Conifere da lungo tempo devono avere superato il punto dal quale avrebbero potuto emettere un gruppo angiospermico. Se qualcuna delle Angiosperme fosse realmente derivata dalle Conifere, ciò avrebbe dovuto avvenire nel pretriassico». Il concetto essenziale che sembra accessorio e che Wieland qui manifesta, è che egli trovi come dalle forme definite cui sono giunte le Conifere, non è possibile ammettere un evoluzione verso un nuovo tipo: questo coincide col mio concetto cardinale su cui ho basato l'impossibilità delle trasformazioni tipiche negli animali.
Ora la stessa obbiezione si può muovere a Wieland, cioè se le Cicadeoidee non erano allo stesso punto della non ammissibile trasformazione. Ma anch'egli non nasconde la posizione caratteristica di Cicadeoidee come fusto che dichiara anormale, e riduce quelle che egli stima normali, e non so dove le trovi, come piccole piante e ramificate liberamente microfite con piccoli fiori; ma questa è un'ipotesi, ovvero, tali tipi sono immaginari. Certamente la trasformazione non si deve esigere dai soli organi riproduttivi, ma da tutti i caratteri della pianta; e chi ha un'idea dell'abito di Cicadeoidee, troverà l'impossibilità assoluta di una trasformazione in forme di Angiosperme, tanto quelle sono differenti e stranamente curiose nel fusto e nella disposizione dei coni incuneati in esso, e nella ramificazione che non ha nulla di simile in qualsiasi pianta di Angiosperme.
Thompson, un botanico inglese, si occupa di Gnetales e particolarmente di Ephedra per rintracciare le relazioni con Angiosperme.
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