Che se i tipi animali avessero questa tendenza, questa dovrebbe già apparire in tante numerose forme e in tanti periodi geologici, per i quali essi sono passati. E quel che affermo dei tipi complessivi, vale egualmente per i sottotipi subordinati. Un esempio tipico è quello degli Echinodermi: Crinoidi, Cistoidi, Echinoidi, Stelleroidi. Ognuno di questi gruppi ha avuto la sua storia particolare; i Crinoidi apparsi nell'ordoviciano si svilupparono fino al carbonifero in alcune forme varie, altri, gli articolati, dal trias in poi e vivono ancora; una lacuna però trovasi fra gli uni e gli altri, ma forse si deve a cause accidentali l'assenza di forme che colmi tale lacuna. I Cistoidi appariscono nel siluriano e forse anche nell'ordoviciano, e si sviluppano al massimo nel carbonifero per dopo declinare. Gli Echinoidi del siluriano in cui apparvero, ebbero un grande svolgimento dal permiano, e vivono anche oggi. Questi tipi o gruppi si moltiplicano variando come specie e generi, ma non escono dal loro àmbito o abito morfologico, non uno di essi ha mai mostrato un salto verso un nuovo tipo che non sia quello cui appartiene.
I Cefalopodi sono un gruppo molto complesso, che la sistematica ha diviso in tre tipi o classi o sottoclassi: Nautili, Ammoniti, Belemniti. Ciascuno ha una storia evolutiva separata, e malgrado alcuni caratteri comuni, devono essere rami indipendenti sotto l'unico nome monopolizzato di Cefalopodi. Dal cambriano vivono fino ad oggi in un residuo di Nautilus; gli Ammoniti ebbero uno sviluppo gigantesco e si estinsero nel cretaceo; i Belemniti si svolsero più tardi, meno cospicui per il numero e per la grandezza, e perirono anch'essi nel cretaceo.
| |
Echinodermi Crinoidi Cistoidi Echinoidi Stelleroidi Crinoidi Cistoidi Echinoidi Cefalopodi Nautili Ammoniti Belemniti Cefalopodi Nautilus Ammoniti Belemniti
|