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      Che avvengano modificazioni quantitative nei cromosomi, è accertato, come ho detto; il problema è come abbiano origine. Se volessimo trovare una spiegazione molto semplice, diremmo che tali mutamenti non hanno cause definite, e sarebbero simili alle variazioni individuali, le cui cause sono in gran parte ipotetiche. Affermare il salto di De Vries, sarebbe la stessa cosa, cioè un mutamento casuale, e ciò non è ammissibile nel senso deterministico: nessun fenomeno si produce senza causa alcuna; e noi diciamo casuale ogni avvenimento di cui ignoriamo i motivi che l'hanno determinato.
      Ma questo problema è connesso con l'altro; il mutamento del numero dei cromosomi è una rivelazione dei mutamenti già avvenuti nell'organismo dal quale derivano le cellule germinali? Dovrebbe esser così, se queste cellule derivano come un prodotto dell'intero organismo; quindi il problema primordiale è di sapere come e perchè avvengono modificazioni nell'organismo vivente, da potere apportare variazioni nel numero dei cromosomi. Non è qui il luogo di risolvere tanto difficili problemi, i quali da molti anni sono l'oggetto della biologia. Ma una cosa soltanto credo si possa affermare, cioè a dire, che le modificazioni o mutamenti avvenuti nell'organismo e che si ricercano nelle cellule germinali, sono nei caratteri medesimi che si trovano nell'organismo e non fuori di essi, cioè sono aggiunzioni che si riferiscono ai caratteri esistenti, e quindi devono essere simili e non assolutamente differenti.
      Io non ho esempi migliori a riferire, per dimostrare questo mio concetto, se non quelli che Gates riporta dell'Oenothera e di altre piante(16).


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





De Vries Gates Oenothera