«3. Il tronco progenitore cimpansé-gorilla-uomo sembra essere rappresentato nel miocene superiore dai generi Sivapithecus e Dryopithecus, il primo più strettamente affine, o direttamente progenitore di Hominidae, l'ultimo di cimpansé e di gorilla.
«4. Molte differenze che separano l'Uomo dagli antropoidi del tipo Sivapithecus, sono mutamenti retrogressivi, per il profondo mutamento nell'abito alimentare sopra notato. A ciò appartengono la riduzione della faccia e dell'arco dentario, la riduzione in grandezza dei canini, la riduzione dei muscoli della mandibola, la perdita del carattere prensile dell'alluce. E così via.
«5. Al presente io non conosco nessuna buona prova per ammettere che la separazione di Hominidae da Simiidae sia avvenuta più presto del miocene e probabilmente del miocene superiore.
«6. Homo heidelbergensis sembra esser diretto progenitore a tutti gli Hominidae più tardivi».
Le opinioni di Pilgrim e di Gregory, più di quelle dei due precedenti autori, implicano varî processi di trasformazione più che di evoluzione, trasformazione tipica da antropoide a Uomo; quella di Keith ne ammette un poco meno, ma l'ammette da forme pitecoidi inferiori a superiori; con l'idea di Boule, per il quale la separazione comincerebbe più in basso, quasi allo stadio Platirrino, il pitecoidismo diminuirebbe nell'origine umana, ma pur vi sarebbe. Comunque sia, vi ha una successione di idee che merita esser discussa dalla base; ciò che farò ora come fondamento di quel che dirò in seguito.
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