Ma questa spiegazione che si vuole anche applicare agli altri gruppi animali, come alle Scimmie, non mi convince affatto. Qualche carattere che i Lemuridi possano avere comune con Scimmie, mani e piedi, non è sufficiente a far di loro un gruppo affine o una parte così essenziale dell'ordine dei Primati. Io quindi escludo, come già per l'addietro, i Lemuridi dai Primati.
Nè basta ciò alle mie convinzioni, che non si possono arrendere all'opinione comune, perchè nella scienza ciò non ha valore; vi è il pregiudizio della discendenza, oggi, che ha aggravato la situazione: Da quando è trionfata l'ipotesi darwiniana dell'evoluzione, i Lemuridi sono divenuti i progenitori dell'Uomo per la via di Simiae, Platirrine e Catarrine; per i denti, si è invocata la riduzione nelle une e nelle altre e nell'Uomo stesso. Il lettore mi permetta una considerazione di fatto che mi aiuta a respingere questa dottrina.
Io ardisco affermare che nessuna riduzione dentaria è avvenuta nei varî Primati, sia Catarrine, sia Platirrine, quantunque noi abbiamo da qualche tempo, accettato questo concetto, e, diciamo, per e., P3, P4, i due premolari e così via. Se vi fosse riduzione dentaria nei Primati, incluso l'Uomo, non avremmo mandibole così enormemente lunghe come quelle di Papio, di Cinocefalo, di Orango e Gorilla, che portano 32 denti invariabilmente come Macaco e Uomo di ogni tipo. La riduzione implicherebbe anche l'accorciamento della mandibola o almeno grandi diastemi anzi lacune, che non esistono affatto: i denti si seguono ininterrottamente e compatti, meno il piccolo intervallo in Scimmie a cagione dei grossi canini, che devonsi accavalcare.
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