Ma altre deduzioni dai fatti allegati si possono trarre, cioè che oltre i rami umani segnalati altri debbono esservene stati, che sono estinti, di cui i residui non si sono scoperti finora o sono andati interamente perduti nelle vicende geologiche. E che noi siamo nel vero in questa affermazione, ce lo avvisano quelle statuette e quei bassorilievi trovati nel quaternario superiore, che rivelano forme umane di cui non si sono scoperti residui scheletrici corrispondenti. L'umanità nel quaternario, antico e recente, era già composta di molti rami umani, o, come comunemente si suol dire, di molte razze come nel tempo presente, benchè meno numericamente sviluppate.
I numerosissimi rami umani che popolano presentemente la terra abitata, non sono tutti allo stesso livello di evoluzione, come teoricamente si concepisce; ve ne sono inferiori ed elevati. Io potrei presentare documenti presi da varietà umane viventi, che per alcuni caratteri sono più basse dei tipi umani di Krapina, Homo di Neandertal, e che si considererebbero appartenenti a nuove specie ed a nuovi generi, se esemplari simili si trovassero in formazioni geologiche antiche inferiori per le forme della mandibola e per la capacità cranica a individui del tipo di Neandertal. I pigmei dell'Africa centrale sono certamente inferiori ad altri gruppi africani, e naturalmente molto più ai Mediterranei e ai Nordici europei. L'umanità presente, quindi, è costituita da una serie di tipi che fra loro non hanno relazione di discendenza e sono morfologicamente differenti così come nel grado evolutivo; quale è un concetto relativo, perchè, come negli altri gruppi animali, ogni tipo è compiuto in sè stesso e biologicamente è al suo posto naturale.
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