Pagina (256/271)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così dunque i regi strinsero le Calabrie da ogni parte: i calabresi si apparecchiarono a resistere e chiesero ai siciliani i promessi aiuti, e il giorno 15 giugno il piemontese Ribotti con seicento siciliani sbarcò a Paola, e il giorno seguente fu a Cosenza. E pure il Ribotti fece un grande errore a mettersi così tra il Nunziante, il Busacca e i due mari, senza pensare ad un modo di ritirata, ed essendo a capo di gente che non eran soldati né decisa a vincere o morire. Se i siciliani avessero avuto senno e preveggenza dovevano mandare subito e prima dell’arrivo del Nunziante, una forte mano di uomini a Reggio dove era un debole presidio, e vinto questo facilmente venire su ingrossando ed occupare essi Monteleone; ma indugiarono, ed in ultimo presero il partito peggiore di cacciarsi proprio in mezzo ai nemici. La rivoluzione di Calabria non aveva un’idea potente su le moltitudini, dicevano di farla per mantenere la costituzione, e scacciare Ferdinando che l’aveva violata; non aveva capi e guidatori, ché il Ricciardi compito gentiluomo e liberale entusiasta faceva bei discorsi e larghi disegni, Domenico Mauro, scrittore di rabbuffate poesie e di versi ventosi, era tutto orgoglio e vanti e minacce: Pietro Mileti, antico uffiziale e maestro di scherma buono a combattere, ma di corto vedere, e facile ad accendersi: gli altri buone persone, colti, generosi, stimabili per molti versi, ma non sapevano che fare. Lì si trattava di combattere soldati, e i soldati non li vincono poche centinaia, ma ci vuole tutto un popolo che tolga loro il vitto, che li molesti sempre e in ogni parte con imboscate e insidie, che faccia la guerra senza farsi vedere, e fuggendo e apparendo da ogni lato, e stancando il nemico non dandogli posa mai.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordanze della mia vita
Volume Primo
di Luigi Settembrini
pagine 271

   





Calabrie Ribotti Paola Cosenza Ribotti Nunziante Busacca Nunziante Reggio Monteleone Calabria Ferdinando Ricciardi Domenico Mauro Pietro Mileti