Pagina (98/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Con questi cinque compagni io discorro la sera: essi confessando i loro misfatti dicono con stupida rassegnazione di meritare la pena che soffrono; anzi Moscariello soggiunge che egli non paga nemmeno l'erba che ha calpestato in campagna. Ma il pugliese non sa darsi pace e dice: "Io era un povero capraio, io aveva diciannove anni, io non sapeva quello che faceva, io ubbidii al mio padrone: ora conosco che allora feci un orribile delitto, ma son vent'anni che piango, vent'anni che non ho mancato in nulla. E come? Iddio perdona, e gli uomini non perdoneranno giammai? Si fa grazia agli omicidi, e tra questi v'è chi ha ucciso il padre e la madre: e non si fa grazia a chi ha rubato una volta per fame, a chi ha ucciso una volta per consiglio altrui! Io non ho grazia perché sono un capraio". I miei amici ed io li confortiamo ed esortiamo a sperare in Dio, ma questi miseri non credono in Dio; perché alcuni nati gentiluomini e condannati come falsatori, facendo pompa di stolida sapienza, hanno persuaso a questi miseri che se vi fosse Dio non vi sarebbe ergastolo. Noi li confortiamo, ed essi udendo le nostre parole sospirano profondamente, e pare che si tolgano un gran peso dal petto. Oh scelleratissimo chi toglie Dio agli sventurati!
      RiflessioniQuando entrai nell'ergastolo gli uomini che qui sono mi facevano orrore, dopo alquanti giorni mi fecero pietà. Sono scellerati, sì: ma perché sono scellerati? ma essi soli sono scellerati? O voi che fate le leggi, e che giudicate gli uomini, rispondetemi e dite: "Prima che costoro fossero caduti nel delitto, che avete fatto voi per essi? avete voi educata la loro fanciullezza, e consigliata la loro gioventù? avete sollevata la loro miseria? li avete educati col lavoro? avete voi insegnati ad essi i doveri del loro stato? avete loro spiegato le leggi?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





Moscariello Dio Dio Dio Dio