Con sovrano rescritto de' 20 Febbraio 1837 fu promesso a quei condannati all'ergastolo che per trent'anni serbarono buona condotta di poter sperare la sovrana clemenza: ai condannati a morte no, perché già ebber grazia del capo. Per effetto di questo rescritto fino al giorno ultimo di Giugno 1852 solamente sei ergastolani, avendo compiuti trent'anni di buona condotta, sono stati quattro liberati, due relegati nell'isola di Ventotene.
Ventisei ergastolani han compiuti, o tra pochi mesi compiranno trent'anni di pena: cinque tra essi attendono di uscire. Gli altri son condannati a morte, o recidivi che furono anche altri anni in galera. Vi sono due vecchi che tra galera ed ergastolo sono stati cinquant'anni senza uscirne mai: si chiamano Giuseppe Mandarano Calabrese, Andrea Rizzo Abruzzese: sono ancora robusti e temuti.
3a Categoria - Età
Sono maggiori di cinquant'anni
227
Fra i quaranta ed i cinquanta
203
Minori di quaranta
201
631
V'è un vecchio di 84 anni con un figliuolo di cinquantuno, condannati entrambi per uno stesso misfatto di omicidio, e furto del procaccio e sono nell'ergastolo da ventidue anni. V'è pure un farmacista col figliuolo giovane di ventisette anni, condannati di uno stesso misfatto d'omicidio e furto.
La salubrità dell'aria e la regolarità della vita mantiene nei corpi la naturale durezza: per modo che non solo i 404 che non giungono a cinquant'anni, ma anche quelli che passano questa età sarebbero atti a gravi fatiche. Tra i sei liberati era un Carmino Cerulli di Schiavi nel Chietino, vecchio di 92 anni, ma duro, asciutto, con tutti i denti, tutte le facoltà mentali, e gran parte delle forze giovanili!
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