e scintillano liete del sorriso
di quella Intelligenza che le move
e le innamora, chiede l'affannata:
dite, dov'è l'intelligenza mia?
È morta,
le rispondono, "è cadutanel nulla che circonda l'universo."
La disperata prosegue l'andare.
E al nulla va, ché non desia che il nulla.
Rinverdirà, rifiorirà quel tronco
che il turbine e la folgore percosse,
e solcato lasciò di larghe piaghe?
L'albero rigoglioso or fatto è brullo
e secco tronco; e di vitali umori
più la terra nol nutre inaridita.
O giorni lucidissimi, o sereni
della mia giovinezza, dove siete?
Una tenebra fitta e dolorosa
stammi d'intorno; il lume che splendeva
nella mia mente è spento, e l'armonia
che dentro il cor mi risonava, or tace.
Orbo, cammino, e levo il mento in suso
disiando che vengami negli occhiun raggio di bellezza: brancolando
cerco il vero e nol tocco: ad ogni passo
par che mi si apre sotto i piedi ignota
voragine, entro cui precipitando
i' non vi trovo mai fondo, né morte.
O Lume, o Mente, o Intelligenza mia,
dove se' tu? Come garzon che piange
su l'amata fanciulla che per lento
morbo sfioria languendo e si moriva:
così piango su te, che a poco a pocovidi mancarmi, e disparire in guisa
di fumo che nell'aere vanisce.
Chi mi rapì la mia diletta? Forsesì bella altrui non era: a me leggiadra
m'inleggiadrìa tutte le cose. Mecoella nacque, e gemelle innammorate
trascorrevam le solitarie viedella vita mortale, riguardando
serenamente gli uomini, e le lorogioie, e gli affanni, e l'opre, e l'insolente
giuoco della Fortuna, e le rovine
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Intelligenza Lume Mente Intelligenza Fortuna
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