Pagina (206/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La ciurma attendeva alla manovra delle vele, e non si curava punto di noi.
      Alcuni de' nostri erano proprio sfiniti: non so se saremmo giunti tutti vivi in America.
      Il 16 marzo si sbarcava a Queenstown nella baia di Cork.
      Io narro di quei fatti solamente la parte che riguarda Raffaele, serbando ad altra scrittura la narrazione compiuta d'ogni cosa. Andammo subito a Londra Silvio Spaventa, Raffaele ed io, e fummo accolti dal caro Panizzi, dal marchese d'Azeglio ministro sardo, da Giacomo Lacaita, da Giuseppe Devincenzi, dei quali serberò sempre carissima memoria. Molti signori inglesi vollero vederci, e ci accolsero con quella cortesia che è propria di un popolo grande e generoso.
     
      APPENDICESono qui raccolte la Dichiarazione 13 maggio 1848 e le Difese, secondo il testo dell'Omodeo del 1934.
     
     
      Dichiarazione di Luigi Settembrini scritta il 13 maggio 1848 e non potuta pubblicare per la stampa
     
      Immacolato venni all'uffizio di capo di dipartimento nel ministero dell'istruzione pubblica, immacolato ora voglio e debbo discenderne. Lo accettai non perché credetti di meritarlo, ma perché speravo che con una forte e santa volontà avessi potuto far bene alla mia patria. Ma ora siamo ridotti a tal punto che un uomo onesto non può fare il bene, non può stare in uffizio; onde io voglio che pubblicamente si conoscano le ragioni della mia rinunzia.
      Il nostro misero paese è ridotto in miserrimo stato. I ministri, ed uomini nuovi alla difficilissima arte del governare, uomini deboli ed inetti, non hanno la forza di disprezzarci e di farci il bene nostro malgrado.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





America Queenstown Cork Raffaele Londra Silvio Spaventa Raffaele Panizzi Azeglio Giacomo Lacaita Giuseppe Devincenzi Dichiarazione Difese Omodeo Luigi Settembrini