Pagina (277/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come il procurator generale non ha veduta questa contraddizione di date, ch'è così chiara, e così chiaramente mostra la falsità di tutta la dichiarazione? Inoltre quell'alto consiglio che voleva essere consigliato, a chi era ridotto in agosto? L'Agresti, il Pironti, ed io eravamo arrestati; il Poerio ed il Pica arrestati, il Proto uscito dal regno fin da marzo, il Persico in Francia, il Primicerio o uscito, o nascosto, o certo ammalato; resta l'ignoto Venusino, il Carafa, il Giordano ed il Sessa; anzi restano soli, come sono stati sempre, soli, il Giordano ed il Sessa i quali nel caffè dell'Errichiello immaginavano, parlavano, bevevano, e non si levavan dalla seggiola. Il Vellucci e l'Antonetti, che hanno confessate molte cose, hanno detto di non conoscere alcuno di noi, non esser mai venuti in Santa Maria Apparente non aver mai portato lettere. Or se non c'era più alcuno di questo preteso consiglio, se il Margherita era in carcere, e non poteva avere nessuna confidenza dal Giordano e dal Sessa, non è egli più chiaro della luce del sole che le confidenze l'ebbe dalla polizia? La polizia voleva farsi merito, voleva esser creduta operosa, e però odiata dai rivoluzionarii; ed ecco fa comparire in grave pericolo il suo capo pel quale ci sono prima avvisi di agenti segreti, poi indizi, poi la pretesa confessione del Margherita: ma il prefetto dorme sempre sicuro. Si desidera che i giudizi sieno fatti più con rigore sdegnoso e con astio di parte che con imperturbata giustizia, ed ecco far comparire il disegno di assassinare il ministro di giustizia, il presidente della corte criminale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





Agresti Pironti Poerio Pica Proto Persico Francia Primicerio Venusino Carafa Giordano Sessa Giordano Sessa Errichiello Vellucci Antonetti Santa Maria Apparente Margherita Giordano Sessa Margherita