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      Se era vero il principio dovevano ammettersi tutte le conseguenze che da esso derivavano, dovevano riunirsi tutti questi altri processi al presente: non essendosi ammesse le conseguenze, si mostra che né saldo né vero era il principio. Il quale da altra parte non si dimostra vero da' processi del 15 maggio, del 5 settembre e del 29 gennaio, ne' quali non si parla né di questa, né d'altra setta, né in questo processo ci è cosa che possa a quegli avvenimenti riferirsi. Onde il fatto stesso del procurator generale, cioè la riunione di soli cinque processi distrugge in gran parte il suo principio, che tutto sia originato da questa setta. Io non cercherò di trovar la ragione perché si sieno riuniti questi soli cinque processi, e lascerò al vostro senno d'indovinarlo.
      Signori, se io dovessi parlarvi di tutto, io vi dimostrerei lucidamente l'idea madre del processo, la quale è una sporca scrocconeria, che dalle fantasie napolitane è stata creduta una cospirazione spaventevole: vi dimostrerei che la setta è una impostura di pochi sciagurati; che la pretesa seduzione de' soldati non fu neppure un tentativo di seduzione; che lo spargimento de' proclami, l'affissione de' cartelli, e quella poca polvere che fu accesa innanzi la reggia, e che ad altri parve un colpo di cannoncino, furono sciocche opere di pochi sciocchi, che meriterebbero piuttosto disprezzo che pena: vi dimostrerei che in fondo non ci è altro che intrigo di pochi impostori, la credulità di alcuni stolti, le apprensioni troppo fantastiche nel governo, e negl'istruttori troppa credenza a queste follie.


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356