Con un'assertiva contraddittoria il Iervolino pretende di far credere di aver ricevuto da me i manifesti. Questi dunque furono i grandi servigi ch'egli rese alla setta da che vi fu ascritto fino a giugno 1849? E nei moti del 5 settembre, nella dimostrazione del 29 gennaio, che fece, che disse, che gli fu detto, o consigliato di fare? Guardate la lunghezza del tempo e la pochezza delle cose. Dice ancora nella ratifica, che il Poerio, il Nisco, l'Attanasio, il Grillo, il d'Ambrosio, io, ed un tal Giuseppe detto il cartonaio, eravam tutti della setta occupando anche de' gradi.
Ma come lo sa? Ma qual pruova ne ha dato? ma di qual grado intendeva parlare? ma perché non ne parla nel primo e studiato libello?
Nella prima denunzia dice, che per scriverlo settario si mossero quattro persone, il Poerio, l'Attanasio, il Nisco, il d'Ambrosio: in pubblica discussione v'aggiunge ancora il Pacifico, mentre che in tutto il lungo corso delle sue lunghe denunzie, non ha mai detto che il Pacifico lo condusse dal d'Ambrosio. Nella stessa denunzia dice che fu ricevuto settario dal d'Ambrosio, presente il Nisco: nella ratifica del 16 maggio dice che fu ricevuto dal d'Ambrosio da solo a solo.
In tutte le dichiarazioni scritte dice di non ricordarsi il contenuto del giuramento, le parole ed i segni datigli dal d'Ambrosio, e ne assegna per ragione la remotezza del tempo. In pubblica discussione gli ritorna la memoria, dice le parole, mostra i segni, dice che il giuramento era per la costituzione, ma poi si passava alla repubblica.
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