False quindi o almeno molto esagerate erano quelle accuse, perché fatte nel bollore degli odii, perché fatte solo da pochi soldati e pochissimi sottuffiziali, i quali non avendo potuto col valore ottener gradi ed onori, si diedero al tristo mestiere di calunniare, molti de' quali non degni di portare l'onorata divisa sono stati licenziati.
Nessun uffiziale né inferiore né superiore ha detto mai che alcuno abbia tentato di sedurlo. Eppure tra i pretesi cospiratori sono moltissimi gentiluomini, che avrebber dovuto e potuto con più successo sedurre gli uffiziali che i soldati, imperocché sedotto un colonnello è sedotto un reggimento; ed essi più facilmente avrebbero potuto far conoscenza degli uffiziali, che de' soldati. Per questa grave ragione le accuse che vengono dai più bassi e cattivi gregari, si dimostrano intuitivamente false. E false ne dichiarava moltissime con sue decisioni il consiglio di guarnigione di Napoli, il quale facendo quella giustizia, che noi siam certi che otterremo da voi, e giudicando ogni giorno di queste cause di seduzione, pesando i fatti e dando ad essi il loro giusto valore, e tenendo conto della tristizia dei passati tempi, manda assoluti gli accusati, rallegra la città trepidante, rallegra il principe desideroso soltanto di giustizia. Grande e bella dimostrazione che qui non si è mai cospirato contro il governo; non si è mai tentato di rivesciare il trono di Carlo III, il quale da provincia ci fé nazione; ma da qualche stolto non si è fatto altro che fantasticare e chiacchierare: ed un governo forte disprezza e non teme le chiacchiere e le fantasie.
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Napoli Carlo III
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