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      Ella sentì il bello, dovunque esso fosse, quasi guidata da un sottil fiuto di nobile animale, e riconobbe in tutte le cose gentili e belle le sue sorelle naturali ed eterne; e verso quelle fu attratta, e se ne contornò, e ne visse, avendone la più grande, la più eletta gioia di tutta la sua vita.
      Il tempo in cui ella visse fu un tempo singolarmente felice, del quale l'atmosfera fu somigliante a quella di un'ideal serra calda, atta a far germogliare e magnificamente fiorire piante squisite e delicate.
      Momento storico di significazione profonda e non mai abbastanza svelata a noi, nella sua complessa psicologia, che potè dare, in breve volger di tempo, l'anima di Gerolamo Savonarola e quella di Pietro Aretino!
      Tra i due così diversi impulsi, quello del misticismo battagliero, quasi feroce, e quello del godimento raffinato, quasi pagano, l'equilibrio non doveva essere facile da stabilirsi: e certamente, nel complesso, la morale non ebbe da lodarsi molto di quel periodo, in cui la gloria del genio italiano splende di così viva luce.
      Non dirò di quei costumi maschili; chè il piccolo signore della terra ha, presso a poco, in tutti i tempi, un suo particolar modo di passar sopra a tutte quelle leggi che non siano di suo gradimento: ma anche, ahimè, la maggior parte delle donne di allora non sarebbe da prendersi a modello, ed a quasi tutte quelle nostre antiche sorelle, insigni per casato o per bellezza, di cui è giunta fino a noi la memoria, noi dobbiamo perdonare, grande o piccino, qualche peccato.


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Femminismo Storico
di Sfinge
Editore La Poligrafica Milano
1901 pagine 117

   





Gerolamo Savonarola Pietro Aretino