Arte! Magica, incantatrice parola, il più dolce aroma della vita, la benedizione maggiore che il cielo abbia data all'uomo nel mare delle sue amarezze! Io vorrei vedere risplendere i sacri segni dell'amore dell'arte specialmente sopra ogni fronte femminile: vorrei che tutte noi donne volgessimo ogni più valido sforzo a renderci atte a comprendere l'arte, a gioire in virtù di essa.
Poichè è fatale che al mondo anche noialtre (non c'è in faccia all'Eterno, diversità di aspirazioni nell'anima dei due sessi) dobbiamo inebriarci di qualche cosa, dare a qualcuno, a qualche inclinazione, a qualche ideale, il di più delle nostre energie intellettive, ah diamoci tutte, o sorelle, diamoci all'adorazione dell'arte, la sola verità terrena immutabile, la consolatrice eterna! Essa soltanto non ci tradirà mai, essa sarà per i nostri cuori assetati di ideale, una luce fedele e non peritura, la quale ci guiderà, sorridendoci e sorreggendoci come una pietosa amica, lungo il nostro cammino. Essa soltanto ci darà, nella realtà, il sogno: perchè tutto il resto, fatalmente, è sempre inferiore alla nostra aspettazione, è una gioia che passa, è un sorriso fugace ed incostante. L'arte sola, o sorelle, è fonte inestinguibile di gioia: l'arte è salvazione.
CLEOPATRA
Vagabondando fra le belle, care, antiche conoscenze delle gallerie Capitoline, una tela del Guercino «Cleopatra innanzi ad Augusto» ha colpita, giorni sono, la mia fantasia come una cosa nuova, ed ha svegliate, insieme ai miei ricordi storici, le mie pugnaci velleità critiche.
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