E se la mia eloquenza sarà poca, pensate, o voi che mi avrete ascoltata, che veramente non sarà stata colpa di cattiva volontà.
Dopo questo, domando subito scusa a Giorgio Sand di avere osato assumere un tono scherzevole, in cospetto del suo gran nome: e sono certa che la sua ombra, che è quella di una donna, ch'ebbe, pari all'ingegno, quell'amabile facoltà che noi siamo usi a chiamare spirito, mi sarà larga di benevola indulgenza.
Ho l'umore, oggi, un poco battagliero, e sento lo stimolo del guerreggiare alquanto, con così alto e così splendido vessillo in mano, contro i fieri campioni dell'anti-femminismo.
Chi tiene la sfida? Badate, cortesi e valorosi cavalieri, io combatto con lucide e bene affilate armi: Giorgio Sand me le presta. Affilate dunque le vostre. Nè vi sdegni o vi umilii la disparità dei sessi: forse che non scesero in campo con Bradamante e con Clorinda, tutti i più prodi cavalieri Ariostei?
Premetto una dichiarazione che assai mi sta a cuore. Non vogliate credere che io intenda per femminismo l'emancipazione da sacri doveri, nè la caccia a tutte le piccole prede della vanità spicciola della vita! Oibò, tali cose ai miei occhi di incorreggibile idealista, rendono qualche volta antipatico, o almeno anti estetico, anche l'uomo! Oh allora?
Ma io spero, veramente, ch'io non abbia qui bisogno di fare la mia professione di fede, in proposito. I miei lettori sono tutti, io li considero tali, miei buoni amici, e i miei amici conoscono bene le mie idee, non è vero?
Ed è appunto nelle mie idee che siavi potenzialmente perfetta uguaglianza intellettuale tra l'uomo e la donna, e che solo a secolari errori di educazione e di valutazione si debba la differenza, che ora tende, felicemente, a voler scomparire.
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Giorgio Sand Giorgio Sand Bradamante Clorinda Ariostei
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