» E veramente le donne sensibili saranno sempre un poco, idealmente, le amanti di questo dolce e carissimo poeta, di questo amico segreto che consolerà sempre la nostra malinconia coi ritmi della sua anima sopravvivente. Chi non ha riconosciuta, qualche volta, la voce di Alfredo, nel vento, nell'acqua, nelle fronde o nello stesso silenzio? Chi non ha trovato, nella sua propria memoria, un verso, uno spunto di questo nostro poeta prediletto nei più dolci o nei più tristi momenti della propria vita?
«Si vous croyez que je vais vous direQui j'ose aimer.»
oppure:
«Si je vous le disais pourtant, que je vous aime,
«Qui sait, brune aux yeux bleus, ce que vous en diriez!»
oppure:
«Un jour tu sentiras peut être
«Le prix d'un coeur qui nous comprend,
«Le bien qu'on trouve à le connaître
«Et ce qu'on souffre en le perdant!»
Quale donna, anche la più umile e la meno letterata, non sa a memoria tutte queste dolcezze, tutte queste carezze, tutti questi baci postumi dati dal Poeta di Rolla al sesso gentile? L'amore, era l'unica cosa che veramente gli stesse a cuore: Il «n'y a que cele de bon sur la terre» egli diceva: e la sua morte è stata una specie di suicidio amoroso.
Sappiamo ch'egli era bello, di quella bellezza romantica fatta di linee e di colore, ma più di sentimento, così cara alle donne di tutti i tempi, ch'egli era infelice, di quella inguaribile malattia dell'anima che adombra gentilmente il viso, e che era elegante nel vestire, squisitamente raffinato, quello che allora si diceva un dandy: e certo chi guardi, ne' suoi ritratti, quella bella testa giovane e chiomata, col mento che s'allunga nella fine barba bionda, e quello sguardo ambiguo che fa pensare al tempo stesso, al cielo ed alla terra, comprende che l'attrazione della sua persona non doveva esser minore di quella delle sue opere!
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Alfredo Poeta Rolla
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