Mettete dunque quest'uomo, questa viva fiamma, accanto alla ardente natura di Anna Dupin.... e l'incendio, si capisce facilmente, non tarderà a scoppiare.
Pare accertato, benchè nelle storie d'amore il poter accertare sia sempre ardua impresa, ch'ella da prima lo sfuggisse, che avesse paura della sua eccessiva giovinezza, della sua bellezza, della sua raffinatezza elegante, del suo carattere bizzarro; in una lettera che si conosce, ella prega Sainte-Beuve di smettere il pensiero di presentarle Alfredo de Musset, troppo dandy per l'intimità del suo modesto salotto. Ad ogni modo De Musset la conobbe, se ne innamorò follemente, e mise nel conquistare il cuore di lei tutto il tenace ardore del quale sono capaci, quando sono tocchi dal Nume, gli uomini come lui.
E Giorgio Sand si arrese, e lo riamò di un affetto caldo e profondo, in cui era tutto l'ardore di un'amante e tutta la tenerezza di una madre. Anche qui la sua corrispondenza ci racconta (ella ebbe la corrispondenza trasparente; metteva tutta se stessa nelle lettere agli amici) il breve paradiso che fu quella primavera d'amore con de Musset! Mi pare chiaro che quella fu la vera e grande passione della sua vita, il punto culminante della sua intensa forza affettiva. L'eterna sognatrice deve avere creduto, allora, per un momento, di aver finalmente raggiunta la felicità, di avere raccolta una stella nel suo pugno breve!
E fiorì l'idillio meraviglioso. La lavoratrice instancabile, l'operaia del pensiero che viveva del suo assiduo lavoro, «George» come anche i suoi intimi la chiamavano, era sempre soprattutto, prima di tutto donna e parigina.
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