» oppure: «Tu sais que je les aime de passion, tes vers, et qu'ils m'ont appelée vers toi, malgré moi, d'un monde bien eloigné du tien!» No, ella lo ammirò sempre, anche quando non potè più amarlo, anche quando vide ripagata la sua tenerezza da un selvaggio amore, misto di infedeltà e di mali trattamenti!
Allora la dolente si riposò nell'amicizia di Pagello, prese dal devoto, umile amore del giovane veneziano tutte le consolazioni che un affetto semplice, sincero e devoto può dare in certi gravi momenti della vita.
I suoi amici, i suoi innamorati, gli uomini ch'ella aveva amati, erano stati fino a quel momento letterati, artisti, filosofi, poeti.... e l'amore doveva essere salito a lei nell'onda gonfia della retorica e della dissertazione ... Essa medesima non era una creatura semplice, nè sempre trasparente nemmeno a' suoi occhi stessi.... Così la donna complicata, satura delle tortuosità della propria anima e delle anime altrui, avrà trovata nel giovane italiano una superiorità da ammirare: la semplicità e l'assenza della «posa». Le sarà parso, allora, di respirare come una boccata d'aria sana della buona, pia e grande natura ch'ella così profondamente intuiva e che così deliziosamente descriveva. (Chi non ricorda nel monile regale dei suoi romanzi quelle vere gemme che sono i romanzi idillici?)
Ella non conosceva forse ancora l'incanto di sentirsi dire, semplicemente, senza fiori letterari: «ti voglio bene», da una pura bocca che non conosceva nè gli infingimenti dell'arte nè quelli della vita; e da quella semplice verità ella dovette sentirsi consolata un poco, come un corpo malato che si senta ritornare alla salute, ai puri effluvii della campagna, dopo avere avuto i polmoni corrotti dalla viziata aria della città.... In questo stato d'animo ella si separò, di comune accordo, dal poeta, già risanato dal fiero male dal quale ella lo aveva maternamente curato, e sanato anche, almeno momentaneamente, dal suo amore per lei.
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Pagello
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