Una certa donna porporaria, essendo stata batteggiata per la predicazione di Paolo, molto liberalmente pregò, anzi costrinse Paolo e i suoi compagni che stassero con esso lei in casa sua: Atti Apostolici cap. 28.
Si legge appresso Vergilio, lib. 1 dell'Eneida, che la regina Didone usò grandissima liberalità verso li Troiani, [15v] quali da li venti cacciati erano andati a i porti di quella; così dice Vergilio nel sudetto luoco:
Non meno intanto cento tori a' litimanda a' compagni, e cento porci orrendi,
con le lor madri cento vaghi agnellie 'l dono e 'l gioir di Bacco.
Dopo ella accettò quelli benignamente nella sua città di Cartagine e gli fece un bellissimo convito, l'apparato del quale il medesimo Vergilio nel sudetto luoco con tal parole così descrive:
Danno i famigli indi alle mani l'acque,
portano di sottil lino i mantili,
pongon veloci da' canestri il pane.
Cinquanta ancelle han dentro cura in lungoordin compore il vitto, e con le fiamme
onorare i penati. Son cento altredi pari etade, altri tanti ministri
che di vivande fan le mense gravie vi pongon le tazze.
[16r] Lucina vergine romana con la sua liberalità magnifica aiutava i cristiani, e a quelli che erano stati martireggiati nel suo campo dava sepoltura: nelle Istorie ecclesiastiche.
Paola Busa, donna onoratissima, di formento e d'altre vettovaglie sovenne l'essercito romano dopo la rotta e fugga del fatto d'arme di Canna: Tito Livio.
Pudenziana e Prassede verginelle romane mantenevano con le facoltadi e entrate loro i poveri cristiani e servi di Dio: nel Catalogo de' Santi.
| |
Paolo Paolo Atti Apostolici Vergilio Eneida Didone Troiani Vergilio Bacco Cartagine Vergilio Lucina Istorie Busa Canna Tito Livio Prassede Dio Catalogo Santi
|