3, Marziale lib. 1.
Avendo noi mostrato che le donne sono liberalissime e splendidissime, contra quello che hanno falsamente scritto i nimici loro, per contrario mostreremo quanto il vicio dell'avarizia sia degli uomini proprio, e le sceleranze per causa dell'avarizia loro commesse pian piano scopriremo, dove si vedrà [17v] che i vici che essi attribuiscono falsamente alle donne sono in loro gravissimi e enormi.
Acam, per cominciar da questo, per causa della sua avarizia fu lapidato, e tutti i suoi beni furono abbrucciati, e sopra di quello fu posta una gran massa di pietre: Giosuè cap. 7.
Un certo avaro, avendosi preposto nell'animo di volere empire la cassa di danari per fas (come si dice) et nefas, e poi cessare di lavorare, cominciò vivere parcamente e attendere ad empire la cassa con buggie, spergiuri e inganni; e non avendo egli ancora empito la cassa, il demonio talmente li strinse la gola che egli non potea inghiottire cosa alcuna. Finalmente, essendogli portati vari cibi, egli cominciò gridare dicendo: "Io son crucciato, io moro di fame, ma perché io son strangolato dal demonio io non posso mangiare"; il che avendo egli detto, subito morì, e dal demonio fu all'inferno portato: Santo Antonino nella 2a parte, tit. 1. [18r]Si legge nella Cronica martiniana, e lo riferisce il medesimo Santo Antonino nel sopradetto luoco, che un certo ricco dedito all'avarizia comprava nel tempo del raccolto molte biade, serbando quelle per indure la carestia, ma per giusto giudicio di Dio egli morì miserabilmente: perciò che, essendo egli in un certo porto in terra trattando di tal cose, subito uscendo dalla terra infiniti sorzi alla presenza di tutti lo assalirono per divorarlo, e non potendo molti difenderlo da li sudetti sorzi, lo portarono in barca.
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