traea d'Ettorre i membri, e 'l corpo essanguecangiò con oro.
Polinnestore re di Tracia uccise Polidoro figliuolo del re Priamo, raccomandato dal padre nel tempo della guerra troiana a lui, per causa d'aver l'oro che avea dato Priamo al figliuolo; del qual fatto anco Vergilio così cantò nel lib. 3 dell'Eneida, dicendo:
Già posto Polidor[o] Priamo infelicecon gran numero d'oro ascosamente
mandò a nutrire al re di Tracia, quandosi diffidò delle dardanie forze
e cinta la città vide d'assedio.
Egli, poi che mancâr l'alte potenzede li Troiani, e che fortuna amica
quindi partì, d'Agamennon l'imprese[21r] e le vittoriose insegne segue
e ogni dover rompendo, Polidoro
ancide e a forza il gran tesor[o] si gode.
Acheo fu un re de' Lidii il quale, volendo cavare da li suoi suditi nuovi tributi per causa della ingordigia e avarizia che era in lui, fu dal popolo impiccato con i piedi in suso, tenendo la testa sul fiume Pattolo: Ovidio in Ibim.
Nel tempo che Annibale con la guerra opprimea i Capuani, Valerio Bestio, stimolato dall'avarizia, uccise Roscio figliuolo di Imbrico suo socero, quale egli avea tolto a custodire, acciò che egli avesse l'oro di quello: Plutarco.
Semiramis regina de gli Assirii fece intagliare nel monumento, nel qual ella volea dopo la sua morte essere sepelita, queste parole: 'Qualunque re che sarà dopo me, il qual abbia de bisogno di danari, aperta questa sepoltura, piglia da quella ciò che li parerà'. Il che avendo letto il re Dario, per desiderio dell'oro fece aprire detta sepoltura, [21v] nella quale però non ritrovò danari di sorte alcuna, ma queste parole iscolpite di dentro a quella: 'Se tu non fosti un scelerato e un avaro, tu non moveresti le sepolture deli morti': Erodoto.
| |
Ettorre Tracia Polidoro Priamo Priamo Vergilio Eneida Polidor Priamo Tracia Troiani Agamennon Polidoro Lidii Pattolo Ovidio Ibim Annibale Capuani Valerio Bestio Roscio Imbrico Plutarco Assirii Dario Erodoto
|