8 dell'Eneida, in Mezenzio, quando dice 'Mortua quin etiam'.
Abimaleche, figliuolo di Gedeone, per il desiderio di regnare uccise settanta suoi fratelli, eccetto uno che fuggendo si salvò; il medesimo tagliò a pezzi tutti li Sichimiti e, presa la città loro per forza, quella rovinò affatto, e senza avere rispetto a sesso overo a età alcuna, uccise tutti, grandi e piccioli, maschi e femine; e quelli che erano fuggiti nei templi per essere sicuri furono circondati con grandissima quantità di legne, e dal fuoco e fumo di quelle furono estinti: Giudici cap. 9. [32r]Ma che maggior crudeltà si può leggere e ritrovare che la grande empietà del scelerato re Erode il quale, per uccidere il nostro Signore apena nato al mondo, uccise cento e quarantaquattro milia fanciulli? Mateo cap. 3.
Diomede re di Tracia e Busiri talmente erano crudeli che pascevano i suoi cavalli di corpi umani: Vergilio lib. 3 della Giorgica e Ovidio lib. 3 de li Fasti.
Caligola costrinse Sillano suo socero a tagliarsi con un rasoio la gola; uccise Ptolemeo suo cugino, figliuolo del re Giuba; similmente egli ricompensò con la morte Macrone e Enia, il quali avea egli avuto per adiutori dell'imperio. Uccise molti de' senatori; flagellò il suo questore avendolo spogliato ignudo; molti di onesta condizione furono da lui bollati e condennati a cavar metalli overo, a guisa d'animali ligati per mano e piedi, posti in prigione, e altri con la sega tagliati per mezzo, e questo per niuna causa. Egli costringea i parenti a ritrovarsi presenti a li supplicii de li figliuoli; a uno de' quali, iscusandosi [32v] che egli era infermo, mandò la lettica.
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