Nel qual tempo anco Brunechilde con simili consiglii ridosse a tale Childeberto re di Francia suo marito, che con tal legge costituesse Iasilone re di Bavaria, che non prima egli cessasse di perseguitare con la guerra i Sclavi insino che egli non avesse quelli soggiogati alla fede di Cristo.
Appresso Egesippo lib. 1 Erode dice di Alessandro suo figliuolo e Glafira moglie di esso Alessandro, che ella riprendea una gran parte de gli errori del marito; la quale se da lui si fosse distaccata, era impossibile che egli non fosse caduto in qualche precipicio.
Similmente la moglie di Massimigliano, come scrive Ammiano Marcellino lib. 3, ridosse il marito alla [62r] via della verità e della umanità.
Celio scrivendo a Cicerone, lib. 8 delle Famigliari, parlando delle nozze di Tullia, figliuola di esso Cicerone, dice: "Io mi rallegro e congratulo teco della parentella che tu hai fatto con un uomo certo molto da bene (perciò che questo io istimo di lui); gli altri suoi andamenti poi, per li quali fin qui egli è stato poco utile a sé medesimo, già per l'età sua sono trascorsi, e s'alcuni altri vi resteranno, io mi confido quelli dover essere rimossi sì per la conversazione e autorità tua come ancora per la prudenza di Tullia". A cui respondendo Cicerone nel lib. 2 dice: "Quelle cose che tu speri potere essere moderate per la prudenza di Tullia mia figliuola, io ne son certo".
E inanti tutti questi, quel Nino re de gli Assirii, delle cui lodi tante cose ha scritto Erodoto lib. 1 e Diodoro lib.
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