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      Con tutti questi anco tiene Ovidio nel Lib. senza [71r] titolo, dicendo che quella donna è casta la quale non è stata pregata da alcuno, e se la vergogna non ritien quella, che ella prega l'uomo: le quali ignominiose calonnie quanto siano aliene dal vero gli essempi delle donne caste e pudiche lo manifestano.
      Scrive il Volatterrano nella Geografia che una certa giovanetta per nome Baldacra, di nazione bassa e oscura, quantunque ella avesse de bisogno di molte cose per causa della sua povertà, nondimeno non volse mai far copia del suo corpo a Otone imperatore, quantunque egli le promettesse e le volesse dare grandissimi doni.
      Penelope figliuola de Icaro non puoté mai, per alcune persuasioni di proci, esser corrotta, stando assente per spacio di venti anni Ulisse suo marito: Properzio lib. 3, Ovidio lib. 3 delle Elegie e Claudiano e molti altri. [71v]Dafne figliuola di Peneo fu di modo studiosa della sua castità che mai volse acconsentire ad alcuno né ad Apollo istesso quantunque bellissimo: Ovidio lib. 1 Metamorfosi.
      Biblia over Bilia, moglie di Diullo romano, il qual nella guerra navale fu il primo che trionfasse, fu di tanta pudicizia che era norma e specchio nel suo secolo di somma castità: San Girolamo, e nel lib. Della pudicizia delle moglie.
      Lucrezia romana, per causa del ricevuto stupro da Tarquinio Soperbo e per la violata pudicizia, con la morte volontaria vendicò tal sceleranza: Livio lib. 1 Ab urbe condita.
      Sofronia donna romana, non potendo fuggire la violenza e il stupro di Decio, prese col consenso del marito il coltello e s'uccise: Eusebio.


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La difesa per le donne
di Vincenzo Sigonio
pagine 140

   





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