6 cap. 1.
Le moglie di Teutonici, fatte pregioni da Mario, pregarono quello che volesse mandarle in dono alle vergini vestali, affermando che sariano simili a quelle nel servare la castità; il che esse non avendo impetrate, fu cagione che la seguente notte tutte s'impiccarono: Valerio Massimo lib. 6 cap. 1 e San Girolamo nella Pistola a Geronzia.
Giudith donna vedova, essendo di nuovo stimolata al nuovo matrimonio, oppose contra l'ornamento suo il cilicio, contra la libidine il digiuno, contra il [73r] sonno le vigilie e contra l'occio la fatica: M. Antonio Sabellico ne gli Essempi.
Anna, figliuola di Fanuelle, fatta vedova doppo il settimo anno del suo matrimonio, insino a gli anni ottanta quattro visse castissimamente: M. Antonio Sabellico nel sudetto luoco.
Timoclia, donna tebana, essendo stata violata per forza da un certo barbaro principe de' Traci, si vendicò della ricevuta ingiuria a questo modo: ella, dissimulando l'odio, disse a questo barbaro che ella sapea un luoco dove era un tesoro, e fu menato da quella a un profondissimo pozzo quale era nella parte più segreta della casa; al quale essendo venuto il barbaro, e inchinatosi sopra quello per cercare ove era il tesoro, fu da Timoclia, che stava di dietro a quello, a capo chino gettato nel pozzo e coperto di pietre e sassi: Marco Antonio Sabellico ne gli Essempi.
Ciane, vergine siracusana, avendo molto per male essere [73v] stata violata dal padre ubriacco, pigliando quello per i capelli lo strassinò appresso un altare e ivi in luoco di vittima l'uccise: Plutarco nei Paralleli.
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