È cosa giusta dire delle vergini di Locri, le quali, essendo mandate secondo il costume loro a Troia per anni circa mile, mai s'udì che nessuna fosse stata polluta: nel lib. Della costanza delle vergini.
Si legge che è un luoco in Beozia dove due giovane detero alloggiamento in casa sua a due giovini suoi amici essendo assente il padre loro, e essendo esse state la notte sforzate da quelli per causa del vino che essi [76v] aveano bevuto, s'uccisero l'una e l'altra, non volendo vivere dopo la perduta loro pudicizia: nel lib. Della costanza delle vergini.
Gisella, sorella di Enrico 2° re, era sopra tutte le giovane nel suo tempo bellissima, per la qual bellezza ella era desiderata e bramata da tutti i prìncipi e signori; finalmente il re di Ongheria cercò di averla per moglie, la quale li dete la repulsa s'egli, lasciato il culto della idolatria, non si batteggiava e insieme con tutto il suo regno egli non veniva alla fede di Cristo; donde che il re accettò il partito e fu detto Stefano, e egli insieme con tutto il suo regno per amore di questa bella e castissima vergine si fece cristiano: questo anco si legge nel lib. Della costanza delle vergini.
Si legge nel lib. intitolato Specchio de gli essempi che una certa giovane, più nobile di virtù che di sangue, eletta per sposa da Gismondo re di Lotaringhia, fuggì a un altare e, sprezzata la regal corona, entrò [77r] in un monastero: distinzione 9, essempio 21.
Nel medesimo lib. nella sudetta distinzione, essempio 22, si legge che una certa giovane, temendo i pericoli della verginità, si tagliò il naso e le labra, le quali nondimeno miraculosamente ella recuperò dalla Madre del nostro Signore.
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