[78r]In prima dunque dico che Aiace (per cominciar da questo), figliuolo di Oilo, fu tanto libidinoso che non puoté contenersi che non violasse Cassandra figliuola del re Priamo nel tempio della dea Pallade; per il qual fatto il scelerato fu dalla istessa dea fulminato in mare insieme con molti altri Greci: Vergilio lib. 1 della Eneida.
Scrive Plutarco nella Vita di Cicerone che Publio Clodio, oltra le stuprate sorelle, si vestì in abito feminile e entrando fra le publiche ceremonie della Bona dea, adulterò Pompeia figliuola di Pompeio.
Vittorino tiranno, il qual nel tempo di Galeno resse la Francia, per causa della sua libidine fra le matrone fu ucciso: Trebellio Pollione.
Demetrio, figliuolo di Antigono, volse sforzare Democle giovinetto bellissimo, donde che il meschino, non potendo per le sue forze giovenili a quello resistere e dalle mani del scelerato fuggire, si gettò in un gran caldaro d'acqua bolliente e in quello più tosto morì che acconsentire al tiranno; il medesimo Demetrio [78v] fu talmente notato di libidine che spese per sfogare quella 250 talenti d'oro: Plutarco.
Non si vergognò Caligola imperatore inonestamente amare le sue due sorelle, le quali poi anco sottopose a' suoi servi; non finirono poi anco le sceleranze di questo ribaldo imperatore in questi nefandi fatti ma, passando più oltre, egli tolse Orestilla moglie di Gaio Pisone e fra il spacio di due anni la ripudiò e la mandò in essilio; tolse poi Lolia Paolina a Gaio Memmio e, dopo, quella in breve tempo scacciò, proibendo che mai più ella amasse uomo alcuno; amò egli poi Cesonia, la qual spesse volte egli mostrò ignuda a' suoi amici.
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