Si dice che egli inonestamente amò M. Lepido e M. Nestore pantomimo, e altre nefande cose si legge di questo scelerato, che troppo offenderebbono le caste orecchie, s'io volesse raccontarle: queste sudette sono scritte fra gli altri da Svetonio nella Vita di esso Caligola.
Comodo, imperatore non manco ribaldo di Caligola, [79r] amò inonestamente le sorelle e permesse che le sue concubine alla sua presenza fossero da li suoi amici stuprate: Lampridio nella Vita di quello.
Il medesimo Comodo stava inonestamente con trecento sue concubine e con altri trecento giovinetti: il medesimo Lampridio ivi.
Chelderico, re de' Francesi, per causa della sua gran libidine verso le matrone fu cacciato del regno, benché poi egli ritornasse in quello: Volaterrano.
Gordiano il giovine, il qual regnò insieme col padre, tutto fu dedito alla libidine; egli ebbe ventidue concubine e da ciascuna di quelle ebbe tre e quattro figliuoli, donde che egli era chiamato Priamo del suo secolo, e da alcuni altri, per detestazione della sua libidine, Priapo guardiano de gli orti: Giulio Capitolino.
Uguzio, principe de' Fiorentini, fu amazzato dali cittadini per la sua sfrenata libidine verso le donne loro: Volaterrano. [79v]Serse, re de' Persi, di maniera era immerso nella libidine che egli dava grandissimi premi a quelli che ritrovavano nuovi piaceri libidinosi: Cicerone lib. 5 delle Toscolane e Valerio Massimo.
Appio Claudio, uno deli magistrati del decemvirato, non avendo potutto né con parole né con premio avere Verginia, giovane plebeia ma bellissima, ebbe quella per forza; la qual cosa fu cagione di levare il magistrato del decemvirato, sì come gli re furono scacciati di Roma per causa di Lucrezia stuprata: Livio, e Cicerone lib.
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