15 della Istoria d'Augusto, e Bernardino Landriano nell'Addizione ad Alberto de Gaudio nel trattato De maleficiis nella rubrica De quaest‹ionibus› et torm‹entis›, e Angelo nello trattato De maleficiis nella parola Fama publica, col. 34 nel verso Nunc videamus de tortura.
Quintilia ancora, essendo per comandamento di Gaio Caligola tormentata e crucciata, acciò che per forza di tormenti fosse sforzata manifestar quelli che erano consapevoli della congiura, la qual si dicea che era stata preparata contra di esso Caligola, essendo condotta a li tormenti, [84v] calcando col piede su 'l piede de li congiurati, significò che essi dovessero confidarsi e che non dovessero temere niente da li suoi tormenti; e quello che ella avea significato, in effetto dimostrò, sprezzando li tormenti, da li quali talmente ella fu guasta e fatta brutta, essendo prima per la sua bellezza amabile e cara a tutti, che ancora dagli istessi suoi amatori ella era risguardata con poco piacere, anzi ella era sprezzata; laonde Caligola la liberò e le donò molti danari: Gioseffo lib. 9 cap. ultimo dell'Antichità.
Ma quante altre donne e verginelli si leggono che più tosto hanno voluto morire che tradire il suo Signore? Chi mai apieno loderà Caterina, Barbara, Agata, Agnese, Margherita, Apollonia e l'ondeci milia vergini, oltre l'altre innumerabili? Di queste si legge nel Leggendario de li Santi e appresso Battista Campofulgosi lib. 3 De pacienza.
Ma per contrario quanti traditori uomini e mancatori di fede si ritrovano appresso i scrittori, sì come si legge appresso [85r] Battista Campofulgosi, lib.
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