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      Artemone greco divenne così timido e di animo vile che [95v] lungo tempo stete rinchiuso in casa, avendo duoi servi quali sempre tenevano sopra il capo di quello un scudo di ferro acciò che non li fosse caduta cosa alcuna nociva sopra di quello; e s'alcuna volta egli fosse stato sforzato uscir di casa, egli era portato in lettica coperto.
      Aristogitone fu un certo Ateniese il quale sempre avea in bocca Marte, né mai d'altro parlava che d'armi e di guerra, acciò che egli paresse e fosse tenuto bellicoso; ma questo valente uomo, avendo una volta inteso che si preparava l'essercito e si facea gente per andare alla guerra, fingendo essere amalato si legò una gamba e, con un bastone andando in publico, fingea essere zoppo, il che vedendo Focione e conoscendo l'astuzia di quello, disse con alta voce: "Aristogitone è zoppo!": il Testore nella 2ª parte.
      Non manco timido e poltrone di costui fu Taurea cam [96r] pano, imperoché, avendo egli provocato con minnacievoli e superbe parole a duello Claudio Asello soldato romano, poi che venero allo atto del combattere, subito dando egli de' speroni al cavallo si levò di sotto e fuggì in Capua: il medesimo Testore ivi.
      Ch'anticamente alcuni uomini fossero timidi e pieni di paura lo dimostra Aristotele, quando egli dice che gli uomini di quelli primi secoli si persuadeano che questo cielo, quale essi vedeano essere sopra di loro, fosse sostenuto dalle spalle di Atlante; donde che, s'egli si fosse tolto di sotto, che quello sarebbe con grandissima rovina caduto in terra e avrebbe oppresso ogni uno; e che questo non solamente fu detto da li poeti ma anco da li fisici fu affermato.


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La difesa per le donne
di Vincenzo Sigonio
pagine 140

   





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