12) contra [101v] di Mosé insieme con Arone dicendo: "Il Signore non ha parlato per Mosé solo", in questo ella sola non è da essere tassata d'invidia, perché forsi, se Arone non avesse detto cosa alcuna contra il fratello, né ella avrebbe parlato; donde che forsi il fratello fece errare quella. Ma vediamo per contrario se si ritrovano uomini alcuni notati da li scrittori d'invidia, e s'hanno, per causa di quella, commesso sceleranze alcune.
In prima si legge nel Genesi, cap. 28, che il Signore benedisse Isaac, per il che i Palestini, avendogli invidia, li stupparono i pozzi. Li fratelli di Gioseffo, se portassero invidia al detto Gioseffo quindi appare, avendolo essi venduto per levarselo dinanti da gli occhi: Genesi cap. 37.
Daniele superando tutti i prìncipi e magistrati di sapienza, tutti li portavano invidia grandissima, cercando essi occasione di porlo in disgrazia al re: Daniele cap. 6. [102r]Aiace Telamonio, per causa della invidia che egli ebbe verso Ulisse, a cui i Greci aveano dato l'armi d'Achille le quali egli volea, infelicemente s'uccise: Ovidio Metamorfosi e Vergilio.
Cesare avendo invidia a Catone, il quale era stato da Cicerone con molte lodi lodato, compose duoi libri contra quello intitolati Anticatoni, nei quali egli raccolse quasi tutti i vici di esso Catone, e fra gli altri l'imbriacchezza sì come vicio maggiore de gli altri: Svetonio.
Papirio dittatore ebbe tanta invidia verso Fabio che lo perseguitò sempre: Sabellico lib. 8 cap. 2.
Tanta invidia portava Ulisse a Palamede che mai egli cessò insino che non lo facesse lapidare da li Greci: Vergilio lib.
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