Tratteremo sommariamente il primo periodo, consacrando, quasi introduzione, i primi sei capitoli dell'opera a dare contezza di que' tempi che nascondono tra le loro tenebre il rinascimento delle virtù pubbliche in seno alla barbarie e lo sviluppo del carattere nazionale. Col settimo capitolo soltanto entreremo di proposito nella nostra storia(9); e dalla pace di Worms conchiusa tra la Chiesa e l'Impero l'anno 1122, seguiremo passo passo le nostre repubbliche, tenendo conto degli sforzi che fecero per assicurarsi l'indipendenza e di quanto operarono sia nella guerra della libertà che sostennero contro Federico Barbarossa, sia ne' posteriori tempi, quando l'una appresso l'altra, cedendo alla forza o al tradimento, caddero in podestà di qualche principe.
STORIADELLE
REPUBBLICHE ITALIANE
CAPITOLO I.
Mescolanza degl'Italiani coi popoli settentrionali dal regno di Odoacre fino a quello d'Ottone il grande.
476=961.
In sul declinare del quinto secolo, Romolo Augustolo, imperatore d'Occidente, figliuolo d'un patrizio che di que' tempi era forse il solo generale nato romano, fu deposto da' suoi soldati, che gli sostituirono Odoacre, uno de' capitani delle guardie imperiali, d'origine Erulo o Scita(10). Questo usurpatore soppresse per modestia il nome d'impero occidentale, e si accontentò del titolo di re d'Italia. Allora la sovranità di Roma fu per la prima volta trasferita alle nazioni settentrionali.
Un signore italiano, Berengario marchese d'Ivrea, fu cinque secoli dopo coronato da' suoi compatrioti re d'Italia, e poco dopo dai medesimi deposto.
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