Così procedendo, potremo spargere qualche lume sui primi secoli dell'età di mezzo, senza obbligarci ad una cronologica nomenclatura di nomi barbari, che il lettore può facilmente trovare in altre opere.
(476) Allorchè fu distrutto l'impero d'occidente, la civilizzazione si ridusse entro i limiti dell'impero d'Oriente(12). I sovrani di Costantinopoli contavano ancora tra le loro provincie la Grecia, la Tracia, parte dell'Illirico, l'Asia minore, la Siria e l'Egitto: ma in quest'epoca l'impero occidentale fu tutto diviso in brani tra le nazioni del settentrione. I Franchi stabilironsi nelle Gallie, gli Anglo-Sassoni nella Brettagna, i Visigoti nella Spagna, nell'Africa i Vandali, ed Odoacre ebbe il regno d'Italia.
(476=493) Sotto il dominio d'Odoacre non vennero in Italia popolazioni nuove, e soltanto vi si fissarono più stabilmente que' mercenari stranieri, che da molti anni formavano essi soli l'armata dell'impero. Questi mercenarj sotto il comando d'un loro compatriotta si arrogarono tutti i poteri dell'impero, siccome coloro che ne formavano tutta la forza. Diedero al loro capo il titolo di re; e dal nuovo re domandarono ed ottennero una distribuzione di terreni, per cui la terza parte delle campagne d'Italia passò in proprietà de' barbari(13).
Il governo de' mercenarj, ed il regno di Odoacre durarono diecisett'anni(14): fu questo il passaggio del governo romano al governo de' barbari. Odoacre si caricò agli occhi de' popoli dell'odiosa memoria d'aver distrutto il nome ancora riverito dell'impero, ed avvezzò gl'Italiani a risguardare in appresso come loro monarca uno de' conquistatori settentrionali, che fino allora avevano considerati come nemici, o come soldati mercenarj.
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