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      Carlo Magno accoppiando alle qualità del legislatore quelle del guerriero, il genio creatore alla prudente vigilanza che conserva e mantiene gl'imperj, si trasse dietro sulla strada della civilizzazione le nazioni allemanne, e finchè visse le rese capaci di giganteschi passi. Con un solo legame riunì i Barbari ed i Romani sotto un solo impero, i vincitori ed i vinti. Finalmente egli pose i fondamenti d'un nuovo ordine di cose per l'Europa, d'un sistema che appoggiavasi essenzialmente sopra le virtù d'un eroe, e sopra il rispetto e l'ammirazione che ispiravano le sue virtù.
      Non si creda però, malgrado lo splendore di tante conquiste, che il regno di Carlo Magno contribuisse alla felicità degli uomini. Carlo Magno è colpevole in faccia all'umanità; del regno de' suoi successori; dei più malvagi secoli della storia dell'universo, il nono ed il decimo; delle guerre civili dei Carlovingi; delle insultanti invasioni de' barbari; della universale debolezza; della totale sovversione dell'ordine, e del ritorno d'una barbarie più grande assai di quella del secolo ottavo, nel nono e nel decimo(31).
      Carlo Magno fondò una monarchia quasi universale, ma non ha potuto, come i Romani, consolidarla colle successive conquiste di sette secoli, e temprare saldamente le catene che attaccavano l'una appresso l'altra le nazioni vinte alla vincitrice, ed identificarle di maniera le une colle altre, che venissero a formare un solo corpo. I sudditi di Carlo Magno, sottomessi soltanto per il corso d'una vita, erano più tosto attaccati alla sua persona che alla sua nazione.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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