Fino agli ultimi periodi delle nostre repubbliche, noi vedremo gli effetti delle idee portate dal Nord. L'ineguaglianza fra i cittadini, le diverse classi di uomini diversamente liberi, le associazioni per respingere una potenza oppressiva, e più di tutto il diritto di resistenza al governo, furono tutte conseguenze di quel sistema d'indipendenza, che in appresso si chiamò feudale, e che fu così frequentemente calunniato senza conoscerlo.
Tutte le nazioni settentrionali riconobbero l'esistenza d'una grandissima disuguaglianza tra i cittadini. La riconobbero, diss'io, non già che la stabilissero; perchè fu l'effetto delle loro conquiste, l'effetto inevitabile dello stato di proprietà. La loro costituzione, malgrado tanta disuguaglianza, assicurò ai cittadini una illimitata indipendenza. Ma per un abuso delle loro vittorie, abuso inseparabile dal loro stato di proprietà, non lasciarono veruna libertà agli uomini ch'essi non riconobbero cittadini.
L'eguaglianza o l'ineguaglianza tra i diversi ordini di cittadini in ogni nascente nazione quasi barbara è appoggiata necessariamente alla prima divisione delle proprietà territoriali. Una nazione quasi barbara non ha commercio, non ha capitali, non ha manifatture, e non può avere altre ricchezze che le terre ed i suoi prodotti. La sola terra alimenta gli uomini privi di commercio e di capitali; e gli uomini ubbidiscono costantemente a chiunque può disporre dei mezzi di vita e di godimento.
Talvolta una nazione senza rivoluzioni e senza conquiste giunse a quello stato d'imperfetta civilizzazione nella quale le terre vengono coltivate senza che il commercio o le arti abbiano fatto verun progresso: allora è presumibile che le terre sieno state da principio divise in parti pressochè uguali; o per lo meno, che verun individuo non avrà avuto dalla nazione una quantità di terreni affatto sproporzionata alle braccia che dovevano coltivarli.
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