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      Un impensato accidente pose fine a tutti i suoi progetti. Sorpreso di notte con una donna maritata, morì pochi giorni dopo, percosso dal demonio, dice il vescovo di Cremona, o più tosto dal marito geloso(176).(177)
      Non lasciaronsi i Romani sconcertare dalla morte di Giovanni XII, e gli sostituirono all'istante un cardinale diacono, che prese il nome di Benedetto V; e resistettero alcun tempo coraggiosamente all'armata di Ottone, che intraprese l'assedio di Roma: ma in fine dovettero arrendersi alla fame più che ai replicati attacchi de' soldati nemici. Ottone ritornò in Roma seco conducendo il suo antipapa Leone VIII. Papa Benedetto V, che la Chiesa ritiene come solo legittimo(178), comparve pontificalmente vestito avanti al suo competitore e ad una numerosa adunanza di vescovi nella chiesa di s. Giovanni Laterano; ove confessò genuflesso e piangente d'aver usurpata la cattedra di s. Pietro; e spogliatosi del suo manto consegnò il suo pastorale all'antipapa Leone, il quale lo spezzò in presenza dell'assemblea. Dopo ciò il legittimo pontefice fu mandato in esiglio in fondo della Germania(179).
      Dopo la morte di Benedetto e di Leone, quando un nuovo papa, Giovanni XIII vescovo di Narni, fu designato dall'imperatore, e che le due podestà trovaronsi unite contro la libertà di Roma, non però i Romani si ritrassero dalle difese. Ottone trovavasi in Germania; ed i magistrati di Roma essendo scontenti del papa, gli ordinarono d'abbandonare la città. Giovanni dovette ubbidire, e rimanere dieci mesi in esiglio in un castello della Campania.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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